Trieste, concorso di scrittura femminile “città di Trieste”.
Cerimonia di premiazione del pomeriggio di lunedì 16 maggio nella ala Luttazzi del Magazzino 26 del Porto Vecchio, dove sono stati conferiti i riconoscimenti del XVIII° Concorso Internazionale di Scrittura Femminile “Città di Trieste”. La tradizionale iniziativa promossa dal Comune di Trieste e dalla Consulta Femminile ha lo scopo di valorizzare e far conoscere la scrittura femminile, con particolare riguardo alla forma del racconto, promuovendone l’interesse nelle giovani generazioni e con invito a raccontare le loro esperienze.
La cerimonia si è svolta alla presenta dei rappresentanti dell’Amministrazione comunale, della Consulta Femminile e della Commissione giudicatrice.
Il premio da 500 euro, messo a disposizione dalla Consulta Femminile di Trieste per il miglior racconto, è andato a “Ricucire” di Francesca Brancaccio.
Il premio di 250 euro, messo a disposizione dal Comune di Trieste per un racconto che valorizzi in particolare l’immagine del territorio triestino, è stato assegnato a “Che cosa avete contro la nostalgia?” di Virginia Cuffaro.
Il premio di 200 euro, messo a disposizione dal Comitato Pace Convivenza e Solidarietà “Danilo Dolci” per un racconto ispirato alla pacifica convivenza tra etnie diverse, è stato attribuito a “Cambiare insieme” di Indira Gregovich.
Il premio di 150 euro, messo a disposizione dall’Associazione CAI XXX Ottobre per un racconto che tratti l’amore per la montagna e i valori che essa ispira, è andato a “La voce della montagna” di Rosella Soranzo.
Per la sezione speciale, il premio di 150 euro, messo a disposizione dal PEN Club Trieste per il miglior racconto della sezione riservata alle donne detenute, è stato assegnato a “La mia storia” di Anna Pensabene.
Riconoscimenti de ” Il Piccolo” a “Cambiare? Magari!” di Mariangela Bodrati e targa dell’Associazione “Giuliani nel mondo”, per un racconto scritto da una donna emigrata, residente all’estero o rientrata nel proprio paese d’origine, a “Il Sistema Scatola. Amore, gloria e declino di un decennio precario” di Roberta Capitanio.
Segnalati inoltre come meritevoli i racconti: “Allegoria” di Silvia Bon; “Trieste mia” di Silvia Wehrnfennig; “Perfezione imperfetta” di Aurora Vasques; “Rinascita” di Carmen Gasparotto; “La cura” di Giulia Arpini; “Gli occhiali nuovi di Linda” di Isabella Fox; “Attraverso il dolore: evoluzione di un sentimento” di Marina Trazi; “Cambiare, ma perché?” di Giusy Criscione; “Dal diario di un coniglio” di Maria Trevisan; “Il pezzo unico” di Samanta Zago; “Troppo tardi” di Enrica Zinno; “La borsa di carta” di Manuela Stock; “Seduta” di Francesca Massa; “Scegliere Trieste, andare incontro alla bellezza” di Anna Rambelli; “Ripiglino” di Cristina Rovere; “Marco cavallo” di Maria Gabriella Arcadu; “Da una casa all’altra” di Daria Marks e “In tutto c’è stata bellezza” di Sara Galeotti.
